Nella diciottesima giornata il Saviatesta pareggia in casa contro la Sandro Abate in una gara piena di rimpianti e di episodi negativi, tutti a sfavore dei biancorossi creati per la maggiore dalla disastrosa direzione di gara degli arbitri dell’incontro. La posizione di classifica della squadra virgiliana per quanto sta succedendo nelle ultime gare, pare essere la cartina da tornasole della conduzione da parte di alcuni direttori di gara quando vedono sulla loro strada la maglia bandata. Il Saviatesta è una squadra onesta e leale, sia con gli avversari del campo, sia con i direttori di gara, ma il comportamento assunto nelle decisioni arbitrali dell’ultimo periodo, pare voler condannare a tutti i costi gli uomini di Pino Milella, che oltre a dover fare i conti con la classifica, con la sfortuna e con diversi infortuni, ogni turno devono mettere in conti che i direttori di gara, abbiano la presunzione di affossare in maniera chirurgica il Mantova, forse la loro vittima predestinata per la retrocessione.
Non è abitudine ne stile del Saviatesta trovare degli alibi nella direzione arbitrale, ma quanto successo durante la gara contro la Sandro Abate è qualcosa che va al di là di ogni logica e fa davvero pensare che sotto alle decisioni assunte contro il Mantova, ci sia anche qualcosa di assolutamente poco chiaro. Tanti davvero sono gli episodi da elencare, come ad esempio il fallo di Avellino su Cabeca a palla lontana in rimessa laterale nel primo tempo, oppure il fallo subito da Salas fronte panchine e non sanzionato sempre nel primo tempo, per non fare riferimento alla gestione dei cartellini gialli, estratti ad ogni intervento del Mantova, ma due su tutti hanno dell’incredibile, senza nessun alibi per il duo in giallo, che può andare a rivederli nelle precise riprese di futsal Tv. Il Primo dopo nemmeno 50’’ di gioco con intervento di Vitiello portiere della Sandro Abate che respinge clamorosamente il pallone con le mani fuori dall’area su incursione di Tiago Lemos, ma il signor Basile di Torino (forse parente dell’omonimo Piero allenatore della Sandro Abate?) ignora clamorosamente. Il secondo nella seconda frazione di gioco dopo 4 minuti, quando Salas subisce fallo da Wilde, cade nel contrasto e sempre il Signor Basile, anziché concedere punizione al virgiliano che di certo non aveva alcun interesse a cercare in quella posizione una simulazione, lo ammonisce per la seconda volta e lo caccia dal campo, propiziando il pareggio della Sandro Abate. Come sempre con i se i forse non si va avanti, ma vi lasciamo immaginare cosa poteva succedere se gli ospiti dopo nemmeno un minuto si fossero trovato in inferiorità numerica e senza il loro estremo difensore, oppure se Salas, fino a quel momento il migliore dei suoi, fosse rimasto in campo con il Mantova in vantaggio per 2-1.
Per il resto la cronaca del match di fronte a due svarioni simili, passa in secondo piano, anche se in sostanza si assiste ad un match combattuto in maniera corretta e leale, che vede continui capovolgimenti di fronte, soprattutto in favore di un Mantova che vuole giocarsi le sue carte fino all’ultimo, senza bisogno che nessuno tenti di mettere i bastoni tra le ruote di un cammino già li per sé difficilissimo. Apre Arillo per gli ospiti al 3’ e al 10’ risponde Cabeca su imbeccata sul secondo palo di Jesulito. Tante occasioni per il Mantova che spreca con Sandro Abate pronta a sfruttare le ripartenze. In finale di gara ci pensa Salas con un cost to cost a portare il Mantova meritatamente in vantaggio per 2-1.
Nella ripresa succede tutto negli otto minuti iniziali, il Mantova spinge, accelera e trova almeno due occasioni da gol clamorose, con Mascherona e Cabeca che di un soffio non trovano la porta, facendo tornare in gola dei tifosi virgiliani l’urlo di gioia. Al 16’ l’episodio che segna negativamente la partita, con l’inconcepibile espulsione di Salas che lascia il Saviatesta in inferiorità, costringendo a subire il pareggio di Avellino con tiro preciso. Il Mantova sbanda e la Sandro Abate si porta avanti con Arillo che sfrutta uno svarione della difesa al 7’, ma Baroni la riequilibra nemmeno 20’’ E’ un illusione che dura meno di un minuto, con Galletto che riporta avanti gli irpini con tiro da fuori. L’orgoglio Mantova trova il pareggio ancora con Baroni al 13’ minuto in cui la gara prende la piega della discesa, complice la stanchezza da ambo le parti. I due allenatori provano ad inserire il power play per allentare proprio la morsa della pressione, ma di fatto non succede più nulla, con Mantova che difende bene i tentativi poco incisivi del quintetto di Basile e virgiliani che sono poco precisi nei movimenti in fase di attacco.
Mister Milella a fine gara: ”Quello che è successo oggi ha dell’imponderabile ed è sotto gli occhi di tutti. Non parlo mai degli arbitri e continuerò a non farlo perché io porto rispetto per tutti. Oggi la mia squadra ha giocato una ottima gara, facendo fronte anche alle assenze, tutta la settimana lavori preparando la gara in un certo modo, ma se poi ci sono dei fattori che vanno al di là dei nostri errori, beh allora diventa davvero difficile. Continueremo a lavorare, perché alla fine i nostri risultati possano dipendere solo da noi”.
MANTOVA – SANDRO ABATE 4-4 (2-1 p.t.)
MANTOVA: Ricordi, Jesulito, Mascherona, Lemos, Cabeca, Fontaniello, Ninz, Leleco, Baroni, Donadoni, Salas, Da Silva All. Milella
SANDRO ABATE: Vitiello, Ugherani, Gui, Avellino, Arillo, Damascato, Mauriello, Galletto, Wilde, Joselito, Venezia, Di Luccio All. Basile
MARCATORI: 3’53” p.t. Gui (S), 11’02” Cabeca (M), 17’42” Salas (M), 5’34” s.t. Avellino (S), 7’02” Arillo (S), 7’49” Baroni (M), 8’19” Galletto (S), 13’38” Baroni (M)
ESPULSI: 3’59” s.t. Salas (M) per doppia ammonizione
AMMONITI: Gui (S), Jesulito (M), Baroni (M), Avellino (S), Salas (M), Ugherani (S)
ARBITRI: Martina Piccolo (Padova) Andrea Antonio Basile (Torino) CRONO: Davide De Ninno (Varese)