Settimana di pausa per i biancorossi che sabato prossimo al NeoLu affronteranno Pesaro. Quattro gare alla fine del campionato da vivere come quattro finali. Con Cosenza nel mirino
Pesaro, Eboli, Catania e Treviso. Quattro tappe che, unite al percorso della rivale Cosenza, decreteranno la salvezza o meno del Saviatesta. Ci sono cinque punti da recuperare ai calabresi per disputare, quantomeno i playout. “Il nostro calendario è sulla carta più complicato rispetto a quello della Pirossigeno – spiega il portiere biancorosso Enrico Ricordi –. Dobbiamo vincerne almeno tre su quattro e, nel contempo, dobbiamo sperare che Cosenza lasci per strada qualche punto fra Pomezia, Catania, Sandro Abate e Ciampino”.
Il Saviatesta ha dimostrato di essere cresciuto come squadra e come gruppo ma il cammino è oggettivamente difficile: “Nell’ultimo mese abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Abbiamo fatto più del doppio dei punti dell’andata, segno che la squadra c’è – continua Ricordi –. Olimpus, Active e Napoli sono i nostri rammarici più grossi, mentre con l’L84, pur giocando bene, loro hanno meritato di vincere. A questo aggiungiamoci qualche arbitraggio che, seppur noi consideriamo in maniera marginale, ha oggettivamente inciso e una serie di squalifiche e infortuni che ci hanno decimato. Insomma… piove sempre sul bagnato”.
Dopo questo weekend di pausa la squadra si ritroverà per preparare la sfida di sabato prossimo al NeoLu contro l’Italservice Pesaro: “Per noi è la prima di quattro finali – spiega il numero 2 biancorosso –. Inoltre è una gara che ha un sapore particolare. All’andata, nella prima partita dopo gli innesti dal mercato, avevamo giocato alla grande e vinto meritatamente sul loro campo. La sconfitta a tavolino di qualche giorno dopo è stata una doccia gelata che ci ha affossati psicologicamente. Sono convinto che se non ci avessero tolto i tre punti avremmo fatto un percorso diverso. Pazienza – conclude Ricordi –. Sicuramente serve un miracolo per salvarci ma questo sport ci ha insegnato che i miracoli possono avvenire. Quindi noi ci proveremo”.